Ehi Mr. Senior, non ti vorrai mica svendere?


La strada non è quella. Anche se fuori tutti ti confermano che sì, oramai costi troppo, vista la tua età e seniority, ma soprattutto visto il mercato odierno, le aziende preferiscono assumere professionisti più giovani, che costano meno a parità di ruolo.

Che poi si sa, il ruolo spesso non è più pari, proprio per nulla!

Molte dinamiche organizzative sono cambiate mentre eri intento a svolgere con eccellenza il tuo lavoro.

La digitalizzazione, il Personal Branding, l’uso di LinkedIn, i podcast, nuovi sistemi snelli e automatizzati, e tante strade nuove si sono aperte mentre tu eri a testa china.
Se malauguratamente ti sei esposto all’esterno con scioltezza, oppure ti hanno fatto affacciare di proposito e all’improvviso, poco cambia. Ormai ti sarai reso conto che le acque in cui navigare sono diventate più insalubri.

Spesso alcuni miei clienti iniziano a immaginare di rivedere le proprie richieste economiche, di smussare il Curriculum e di provare a confondersi nella mischia. Comprendo la riflessione, ma non paga. Te lo sconsiglio vivamente. In questo caso, la famosa frase di Tony Curtis nel film culto Operazione Sottoveste, ovvero “Nel torbido si pesca meglio”, non funziona.

In realtà, in azienda, di senior c’è bisogno, c’è un bisogno cane. Ma c’è di più. Andiamo di logica.

Se hai una seniority elevata, se ormai il tuo livello è quello di gestire la complessità e le dinamiche, e non di entrare nel dettaglio ipertecnico, difficilmente potrai colmare quel gap. Non perchè tu non possa o non ti interessi, sia ben chiaro. Ma semplicemente perchè non hai il tempo per vederne risultati in tempi per te utili in termini professionali.

Anche se ti sei dato 2 anni di tempo per cercare una posizione adeguata a te. Anche se in questi 2 anni potrai sopravvivere economicamente. Non hai tempo per capitalizzare un cambio talmente radicale di competenze e di mindset. Mentre invece…hai tempo per inserirti nel flusso, comprenderlo e iniziare ad integrare nuove modalità nel tuo Know-how arricchendo il tuo paniere e rinfrescando il tuo mindset. Questo si ha molto senso. E’ un ampliare. Non un ridurre.

“Ho visto cose che voi umani…”

Le più grandi soddisfazioni le sto ricevendo da clienti che, lontani anni luce da alcune dinamiche, seppur faticosamente all’inizio, hanno vissuto poi come una manna – una secchiata d’acqua gelida e rigeneratrice – l’opportunità di fermarsi, respirare, pensare fuori dalla ruota, e usare la strategia (loro compagna di viaggio da anni) per sé stavolta, per la propria carriera!

Rialzare lo sguardo, prendersi il proprio tempo per salute, famiglia e ri-direzionare il tiro è ciò che comunque avresti voluto fare, ma non ti sei concesso di fare. Arriva spesso in maniera brutale, inaspettata e dolorosa. Si fatica, ma…si finisce per riappropriarsi di sé.

Non è necessario un grande Brand perchè tu possa sentirti un grande Manager.

Tu lo sei diventato. Lo sei. E’ la tua storia.

Direziona queste competenze, frutto di sudore di anni, verso di te. Inizia a fare strategia PER TE.

Lo so che non ci sei abituato.

Lo so che fuori ti sembra tutto confuso, che hai urgenze e aspettative da gestire, non solo tue.

Lo so che gli headhunters con cui ti sei interfacciato potrebbero averti restituito feedback scoraggianti. Anche loro vogliono sopravvivere. Anche se a piovergli addosso sono dei veri pezzi da 90. Quelli che per una vita hanno rincorso e cercato di sedurre. Ora sono troppi, tutti in giro a cercare nuova fortuna. E si sa, quando l’offerta è troppa…le conosci meglio di me, sono leggi di mercato.

Allora che fai?

  • Svendi?
  • Giochi a ribasso?
  • Tiri giù rispetto a pretese, benefits, location…?

Non lo fare. Non completamente.

Chi lo ha fatto se ne è pentito amaramente.

Questo non vuol dire non adattarsi, non restare flessibile, non mettersi in discussione, non rischiare, non cambiare, non giocare con le armi che hai.

Al contrario: io ti consiglio di giocarle tutte le armi che hai, ma al rialzo. Sempre al rialzo!

Se devi giocare: gioca! Investi ancora di più!

Portati su un livello non concorrenziale. Né con i junior né con altri senior.

Bada bene che non ti sto dicendo di volare di fantasia, il contrario. Il Check di realtà è il nostro più potente alleato. La realtà va sempre guardata in faccia, ed è sano oltre che utile. Si parte sempre da lì. E’ l’unico modo per poter prendere consapevolezze e poter scegliere, agire. La realtà quindi è benedetta. La si osserva, ma poi occorre passarci attraverso. Si mette la marcia e si va.

Considera il tuo Cv e la direzione verso cui vuoi andare.

Quale il gap che si nota nel tuo CV?

Cosa non ti rende credibile o meno credibile di altri?

Quali i pesi da distribuire diversamente?

La tua storia professionale è una narrazione che necessita di essere ben orientata.

Non è mera sequenza di fatti ed esperienze.

E’ una sceneggiatura. Che storia vuoi raccontare?

Una storia vera eh? Sia chiaro. Si narra sempre la realtà. Ma come nei film, se aggiungi un sonoro…l’effetto emozionale cambia. Se lasci un assordante silenzio…provochi qualcosa.

La scrittura (e il CV rientra in quest’arte) offre la possibilità di spostare l’attenzione dove serve, di mettere in evidenza certi risultati. Di coinvolgere, attrarre o respingere.

Il fatto è che dentro la ruota, spesso fatichi a evidenziare certi risultati, perchè li dai per scontati o perchè li colleghi ai soliti aspetti e scenari.

Il tuo cv è prezioso per restituirti una sequenza di azioni da compiere, per inserire i tasselli che ti condurranno altrove, avanti.

Magari ti manca della formazione, una certificazione, alcune esperienze collaterali…

Il tuo CV è un fedele amico. Ti restituisce tutto.

Riosserva la tua storia professionale con occhi nuovi. Magari con un collega o un partner che sia più lucido di te nella lettura perchè esterno alla narrazione.

Ci sono con molta probabilità opzioni che non stai considerando, e che sono invece molto in linea con la tua expertise, con la tua età, con la fase di vita che stai vivendo e che vorrai vivere nei prossimi 10 anni.

Cosa vuoi che accada?

In quale direzione puoi portare tutto il valore accumulato? A chi lo puoi offrire?

Non pensare sempre e solo alle solite realtà aziendali che hai sempre considerato.

E’ un tempo diverso. Un tempo di bilanci.

Un tempo preziosissimo per alzare gli occhi e guardare lontano.

Un tempo generoso per raccogliere il tuo sapere, le tue azioni, le tue consapevolezze e…direzionarle in modo voluto e potente.

Sei certo che tutto questo patrimonio vada svilito in un CV o a livello economico?

E se stessi guardando piccolo?

E se stessi guardando lungo la solita strada tracciata, su cui si stanno perdendo in molti?

E se necessitassi di capitalizzare tutto ciò in maniera meno lineare ma più coerente con te?

L’esperienza si amplia, si differenzia, si dissemina, si mette a servizio, si riaggrega, si coagula in forme nuove.

L’esperienza non si svende mai.

Ho visto uomini ricchi di emozioni, coraggio, tenacia, aprirsi al nuovo con una grazia potente. Portatrice di senso e…di frutti.