La relazione di Coaching è uno Swing


Ogni volta che vedo Nils & Bianca mi diverto molto e non posso non pensare al coaching.

Li conosci? Gustateli in questa performance per insegnanti.

Non sono una ballerina, anche se mi piace ballare, e ricordo che il primo giorno della Scuola di Coaching mi venne fatta scegliere una carta in cui io mi sentissi rappresentata.

Scelsi quella che rappresentava due ballerini di tango.

Trovavo quella intesa, e quella danza, oltre che seducente e molto bella da vedere, un perfetto mix di rigore e libertà.

Poi capii che quello era il mio modo di vedere il coaching in quel momento.

Il coaching in effetti può assomigliare a una danza tra il Coach e il Coachee.

In alcuni momenti balli il valzer, in altri, il tip tap, per me oggi il coaching assomiglia molto di più a un Lindy Hop o comunque a tutte quelle danze che rientrano nello Swing.

Con l’aumentare del tempo che pratichi un’attività, molti aspetti si velocizzano, dietro c’è tanto allenamento e tecnica ma il risultato visibile è la leggerezza e il divertimento.

Sempre, se funziona, c’è intesa, rispecchiamento di passi, momenti in cui ti affretti, altri in cui rallenti fino quasi a fermarti, altri in cui ti blocchi in una posizione che permette all’altro di fare il salto, altri ancora in cui ti trovi capovolto o in una prospettiva completamente diversa. Ci sono momenti di azzardo, di scoperta, di sfida, di gioco e di celebrazione energica.

Il Coaching è una partnership: ci vogliono scarpe comode e abiti leggeri, cuore aperto, disponibilità a giocare, stare al passo dell’altro perchè si possa generare uno spettacolo di risultati visibili.