LinkedIn per il tuo Personal Branding


Di LinkedIn sono una vera e propria fan (o sarebbe meglio definirmi evangelista), da tempo immemore.

In pratica da quando era ancora una enclave per nerd e ricercatori, la grafica era davvero basic e poco accattivante, esisteva la sola versione in inglese e in pochi in Italia ne scorgevano le potenzialità, nessuno se ne proclamava ancora super esperto e non esistevano corsi per diventarlo!

Me lo sono studiato, smanettando e provando, e aggiungendo al mio lavoro di Career Coach e Resumé Writer – come facevano già molti miei colleghi americani – anche quello di LinkedIn Profile Writer. E certo! Eravamo già appieno nell’epoca del Personal Branding e LinkedIn era, e ancora è, uno strumento perfetto!

Di Profili LinkedIn ne ho scritti proprio assai in questi anni, per i più disparati professionisti. E continuo a farlo in Italiano e in Inglese. Ogni storia va raccontata diversamente ed è un piacere mostrare non solo gli step di carriera, ma spesso la vera chiamata che anima il singolo professionista.

Ebbene si, quando c’è, è chiara, quella chiamata merita proprio di essere raccontata. E se non è ancora chiara, lavoriamo per renderla tale e per comunicare in modo integro ciò che il professionista è, e il valore che porta nel mercato.

Sono molti anni che faccio formazione sul connubio tra Personal Branding e LinkedIn nelle aziende.

Molte sono state estremamente lungimiranti, come Fastweb, che nel 2014 mi chiamò per un seminario all’ora di pranzo per cominciare a evangelizzare i propri dipendenti. Ci siamo divertiti, trovi qui la testimonianza: LinkedIn e il suo uso per il Personal Branding dei dipendenti. Tante altre sono le realtà aziendali in cui ho lavorato su questi aspetti in tutti questi anni. Ma non solo le aziende, anche il mondo della ricerca è ormai sensibile all’importanza di presidiare e gestire la propria presenza online. L’anno scorso ho tenuto un corso per ricercatori e personale di un importante centro di ricerca – la Fondazione Bruno Kessler e da più di 15 anni ogni singolo mese tengo corsi su LinkedIn all’Università degli Studi di Trento, facendo letteralmente sbarcare sulla piattaforma gruppi massicci di studenti. Per non parlare delle scuole, dove ho portato studenti e insegnanti ad essere presenti su LinkedIn e usarlo come strumento di orientamento: infatti non è mai troppo presto per iniziare a costruirsi una reputazione online.

Trovi qui una testimonianza:

Ciò che ancora purtroppo permane in Italia è la paura da parte di diversi professionisti, di mostrarsi improvvisamente attivi su LinkedIn.

Temono di dare nell’occhio, di apparire come quelli che “allora ti stai muovendo, ti stai guardando attorno e vuoi lasciare l’azienda!”. Nella propria azienda, l’imprenditore o i manager ritengono inessenziale essere presenti sulla piattaforma, e anzi giudicano male coloro che la utilizzano, credendo vogliano fuoriuscire, quando invece spesso potrebbero trovarvi fornitori e clienti e partner commerciali.

Un’azienda che comprenda che è il tempo di lavorare sul Personal Branding dei propri dipendenti deve sapere che sarà un processo, e non si otterranno risultati immediati.

Occorre un cambio di cultura. Ne parlo in questo altro articolo.

E tu? Sei su LinkedIn parcheggiato o lo stai usando in modo proattivo per la tua carriera?